Better Man: Robbie Williams come non l’avete mai visto nel biopic di Michael Gracey

Il 1° gennaio 2025 arriverà nei cinema “Better Man“, il nuovo biopic dedicato a Robbie Williams e diretto da Michael Gracey, regista di successo già noto per The Greatest Showman. Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival, il film offrirà un ritratto inedito e audace della celebre pop star britannica, rappresentandola attraverso un’originale scelta narrativa: il protagonista è un avatar scimmiesco in CGI, una metafora delle complessità e fragilità dell’artista.

Robbie Williams, dai Take That al successo globale

Scritto da Gracey insieme a Oliver Cole e Simon Gleeson, Better Man ripercorrerà l’ascesa verso il successo di Robbie Williams. Dagli esordi con i Take That, boyband che ha conquistato i cuori di milioni di adolescenti, fino al trionfo della sua carriera solista, con oltre 80 milioni di dischi venduti. Il film non si limita a celebrare i successi dell’artista, ma esplora anche i suoi momenti più difficili, offrendo uno spaccato umano e intimo del cantante, che presta la propria voce al protagonista.

Il cast di Better Man

Nel cast, accanto alla scimmia protagonista in CGI interpretata in motion capture da Jonno Davies, troviamo Steve Pemberton e Alison Steadman nei panni dei genitori del cantante. A questi si affiancano Damon Herriman come Nigel Martin-Smith, manager dei Take That, e Jake Simmance nei panni di Gary Barlow, leader della boyband.

L’ironia per spiegare un’industria spietata

La scelta di rappresentare Williams come uno scimpanzé non è casuale. È una critica sottile al mondo dello show business, spesso accusato di “addomesticare” gli artisti per poi abbandonarli. Al tempo stesso, la figura della scimmia vuole evidenziare le contraddizioni di un’industria che eleva le star a icone globali, ma le espone anche a pressioni insostenibili. La pellicola ovviamente presenterà una colonna sonora che alterna brani iconici di Williams, tra cui Let Me Entertain You e Angels, promettendo di emozionare i fan e offrire una riflessione sulla fama e sul costo del successo.