Zendaya si confessa: “Non sono sicura di essere tagliata per essere famosa”

Le difficoltà nel gestire la fama e il potere dei riflettori non sono sempre un ostacolo semplice da affrontare e superare. Soprattutto se sei, al momento, uno dei volti più riconoscibili del panorama di Hollywood. Oggi, Zendaya, complici diverse prove attoriali che negli ultimi anni l’hanno lanciata, rappresenta un’icona, cinematografica e di moda. Questa condizione la pone inevitabilmente costantemente sotto le luci del palcoscenico. Nel corso di una recente proiezione di “Dune: Parte Due“, l’attrice ha però rivelato un altro lato della sua personalità, parlando apertamente della sua difficoltà nel gestire la notorietà.

La gestione della fama e della notorietà: una sfida da affrontare

Nel corso dell’evento, un giornalista ha posto una domanda che ha portato l’attrice a una riflessione profonda. Zendaya, oggi 28enne, ha spiegato come, nonostante la sua lunga carriera iniziata con la recitazione nella serie tv di Disney Channel “A tutto ritmo” e poi consolidata con i film di Spider-Man e la serie Euphoria, la gestione della fama (in continua crescita), resti per lei una costante sfida.

Le parole di Zendaya

Con le sue parole, l’attrice di “Dune” e del recente “Challengers” di Luca Guadagnino si è confessata raccontando i suoi sentimenti e vulnerabilità in merito a questa situazione.

“Spesso non mi sento adatta a quel lato del mio lavoro. Amo quello che faccio, mi piace essere sul set e sono grata per ogni opportunità. Ma quel livello di attenzione spesso mi spaventa. Da piccola ero timida, lo sono sempre stata, e questo aspetto della mia vita non mi viene naturale. La moda è diventata una sorta di armatura per aiutarmi a superare questi momenti. Non so se posso gestire tutto questo o se ne sono tagliata. Per alcuni, il potere che deriva dalla fama è qualcosa di gratificante, ma non sono sicura che sia così per me“.

Già in passato, Zendaya aveva espresso il suo disagio verso gli aspetti più opprimenti della celebrità. In un’industria dove il confine tra pubblico e privato si fa sempre più labile, il suo desiderio di essere riconosciuta prima di tutto come individuo, piuttosto che come icona, appare particolarmente significativo.