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Musica

Colapesce: l’11 ottobre arriva “Iddu – Sicilian Letters”, la sua prima colonna sonora

Colapesce debutta con la colonna sonora “Iddu – Sicilian Letters”, vincendo il Soundtrack Star Award 2024 alla Mostra del Cinema di Venezia.

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Iddu, la colonna sonora realizzata da Colapesce
(©Instagram Colapesce)

L’11 ottobre 2024 segnerà un momento importante nella carriera di Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo) con l’uscita della sua prima colonna sonora originale: “Iddu – Sicilian Letters”. Pubblicato da Numero Uno/Sony Music, il progetto musicale è legato all’omonimo film “Iddu”, scritto e diretto da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, registi già noti per il successo de “Sicilian Ghost Story”. La colonna sonora ha già conquistato un riconoscimento di rilievo: il Soundtrack Star Award 2024, come miglior soundtrack alla Mostra del Cinema di Venezia 2024. Questo premio rappresenta un’ulteriore conferma del talento poliedrico di Colapesce, che per la prima volta si cimenta nella composizione di una colonna sonora per il grande schermo. Il successo di “Iddu” e della sua colonna sonora a Venezia apre nuove strade per Colapesce, già apprezzato nel panorama musicale italiano e ora pronto a lasciare il segno anche nel mondo del cinema.

Colapesce e “Iddu”: una musica siciliana

Colapesce, noto per il suo approccio originale alla musica, ha saputo trasporre nelle composizioni di “Iddu” l’anima della Sicilia, creando un tessuto sonoro che si fonde perfettamente con la narrazione visiva del film. Le sue composizioni oscillano tra tradizione e innovazione, con melodie che richiamano i paesaggi isolani, ma che allo stesso tempo esplorano nuove sonorità, creando una colonna sonora intensa ed emozionante.

Le parole dell’artista

Lo stesso Colapesce ha raccontato, a corredo di un post sul suo profilo Instagram, la genesi della soundtrack:

Dalla prima volta che Fabio e Antonio mi hanno invitato la sceneggiatura e proposto di fare le musiche di IDDU è passato più di un anno. Era strano e allo stesso tempo eccitante immaginarsi delle musiche senza un fotogramma davanti (…) La musica, come e sopratutto il cinema, è un’arte corale che vive di confronti continui ed equilibri invisibili e io mi sento molto fortunato ad avere incontrato nel mio percorso tante persone che si fidano della mia visione“.

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