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Max Pezzali, oggi e domani a Bologna per due live entusiasmanti

Max Pezzali, tra oggi e domani, porterà sul palco dello Stadio Dall’Ara di Bologna una trentina di canzoni, dagli 883 a quelle più recenti

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Max Pezzali in concerto
Max Pezzali in concerto (©Instagram Max Pezzali)

Tra oggi e domani Max Pezzali, una delle icone della musica pop anni 90 italiana, canterà al Dall’Ara di Bologna davanti ad una folla di fan che, senza dubbio, urlerà ogni frase delle sue canzoni. Tra le canzoni i più grandi successi degli 883, la band con la quale Pezzali conquistò le classifiche a partire dal 1992.

Ecco quindi brani come: Gli anni, Come mai, Con un Deca, Rotta X casa di Dio. Ma c’è anche la recentissima Discoteche abbandonate, il singolo con cui Max fa i conti con i ricordi delle discoteche anni 90/2000.

Max Pezzali: “quelli sotto al palco ci credono più di me”

Ma è lo stesso cantante di Pavia, intervistato dal Resto del Carlino, a raccontare emozioni e attese dei due live bolognesi.

A 56 anni sono uno dei debuttanti più vecchi in circolazione, ma, proprio per questo, ogni emozione vale il quadruplo” racconta Max, con un misto di orgoglio e malinconia. “Sono convinto” continua l’ex 883:

di non aver ricevuto dalla vita doti o talenti particolari, ma solo il privilegio e la fortuna di scrivere canzoni entrate nella vita della gente. Quella che ai concerti si ritrova sotto al palco e canta con tutto il fiato che ha, legata da uno straordinario senso di comunità“.

“Oggi non c’è posto per le Harley”

L’Harley è una metafora. Metafora di libertà, ma anche di lentezza, quella lentezza che ti consente di goderti il viaggio, con i suoi panorami e spettacoli che offre. Ebbene, per Max Pezzali:

Un tempo usciva molta meno musica, ma avevi il tempo per mandarla a memoria. La logica dell’album ti consentiva di conoscere l’artista anche sotto aspetti non necessariamente commerciali, mentre quella del singolo no. Attingendo un paragone dalla mia passione per i moto ri, oggi viaggiamo tutti su un circuito velocissimo in cui non c’è posto per le Harley, ma solo per le moto da gran premio”.

Max Pezzali a Sanremo?

Stuzzicato su una futura partecipazione al festival della canzone italiana il cantante di Hanno ucciso l’uomo ragno confessa: “il Festival richiede un’attitudine mentale capace di tirarti fuori tutto in tre minuti, mentre io, che ho la sindrome del passista, in quel breve lasso di tempo non riesco neppure a capire dove mi trovo. Meglio le due ore e un quarto del concerto“.

“Sanremo” prosegue Max   “comporta la volontà di creare un progetto tutto focalizzato sul Festival, perché, se vai tanto per andare, meglio allora buttarla sul ciclismo, che alla mia età fa pure bene alla salute“.

 

 

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