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Musica

Amici di Maria, Giordana Angi: “Volevo smettere di cantare. Non ne trovavo più il senso”

In un lungo sfogo sui social, la cantautrice, che si è classificata seconda alla diciottesima edizione del talent show, fondatrice dell’etichetta discografica 21co con Maria De Filippi, il figlio Gabriele Costanzo, Emanuela Sempio e Briga, ha descritto i momenti bui della sua carriera e di come ne sia uscita

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Crediti Foto GiordanaAngi X

Giordana Angi, è una cantautrice che ha trovato successo partecipando al talent Amici di Maria. Giordana, che è anche una produttrice ed è di origini francesi, qualche giorno fa, ha scritto un lungo post dove ha raccontato di come sia finita nel baratro che l’aveva allontanata dalla musica e di cosa le abbia dato poi la forza di riprendere, dopo essersi dedicata alla produzione discografica, fondando la 21co assieme a Maria De Filippi, il figlio Gabriele Costanzo, Emanuela Sempio e Briga.

Lo sfogo di Giordana: “Mi sono dedicata ad altri musicisti nella convinzione di smettere io, ma non era vero”

La Angi, nel post, sottolinea quanto non credesse più di poter cantare e di avere così deciso di mettersi a disposizione di altri artisti: “Volevo smettere di cantare. Non ne trovavo più il senso. Ero anche appena uscita da una battaglia legale snervante che mi aveva tolto tanto ma che almeno mi aveva liberata. Avevo smesso di cantare o almeno così credevo. Mi sono dedicata ad altri musicisti nella convinzione di smettere io. Ad un certo punto però ho capito che non era vero”. Di seguito il post per intero.

“Ciao Italia, spero tu mi abbia capita”

Alla fine, Giordana, dedica le ultime righe all’Italia, paese che le ha regalato la celebrità, ma che la cantautrice ha abbandonato per seguire altri progetti all’estero. Una sorta di richiesta di perdono da parte di una figlia che sente di avere tradito la madre: “Ciao Italia, spero di averti spiegato un po’ come sto e dove sto andando, spero, dopo tutti questi anni, che tu abbia capito un po’ come sono fatta. Spero, ma non ci conto molto, non su tutti, sul “noi” sì. Con affetto, Giordi”.

 

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