Musica
Angelina Mango: per Laura Pausini è una “Bomba”, per Mietta una “Dea”. Hanno ragione?
Angelina Mango, adesso che è uscita da “Amici”, dovrà iniziare il suo percorso con la consapevolezza di dover tenere alta l’asticella e sopportare il peso delle aspettative. Un compito non semplice
Quello di Angelina Mango è, senza ombra di dubbio, uno dei nomi del momento nel topic di discussione del mainstream musicale italiano. Dopo aver conquistato il cuore dei telespettatori vincendo con ampio merito (e ampia prevedibilità) il circuito canto alla ventiduesima edizione di “Amici“, adesso per la figlia d’arte è già cominciato il suo nuovo cammino, dove dovrà dimostrare con i fatti di saper reggere il grande peso delle aspettative dettato non solo dal pubblico, ma anche dagli addetti ai lavori stessi.
Differentemente dagli altri vincitori infatti le doti canore della nostra sono state già ampiamente lodate dai più grandi protagonisti del panorama nostrano. Per fare un semplice esempio lo scorso 15 aprile infatti la nativa di Maratea, durante una puntata del serale, ha ricevuto un super endorsement addirittura da Laura Pausini che, su Twitter, ha commentato entusiasta le performance cinguettando un pensiero telegrafico: “Angelina è una bomba“. A farle eco è stata anche Mietta, gigante della voce, che l’ha prontamente definita “Dea”.
Ma qual è il motivo di tutto questo chiasso? E soprattutto, hanno ragione i grandi big della musica a spingere in modo così diretto un astro nascente come Angelina? Le risposte sono molto semplici. Partiamo dal principio. In ventidue edizioni non c’è mai stata una voce come quella dell’artista in questione. Ci sono state voci discograficamente rilevanti, sia chiaro: da quelle a trazione black (anche se poi ha fatto tutt’altro) come quella di Alessandra Amoroso, passando per Annalisa (più marchiata su quell’elettronica finalmente ritrovata) passando per Elodie e soprattutto per Sissi, fuoriclasse assoluta purtroppo passata leggermente sottotraccia.
Ma Angelina rispetto alle cantanti citate ha un controllo del mezzo semplicemente impressionante, un uso della dinamica con pochi uguali e soprattutto un tipo di sfumature camaleontiche che le consentono, senza retorica, di affrontare con credibilità anche episodi molto diversi tra loro. Lo ha dimostrato tante volte negli scorsi mesi, passando dalla musica popolare all’urban in un batter d’occhio, non perdendo mai però il proprio focus.
Dove possibile inoltre l’ormai ex concorrente ha dato prova di buone capacità autoriali, proponendo oltre ai suoi inediti anche delle cover con alcuni versi scritti di suo pugno, apparsi semplici ma allo stesso tempo molto efficaci soprattutto per il contesto in cui sono stati presentati. Pochissimi dunque i punti critici, palesabili soprattutto nelle prima battute del programma, dove la cantante ha corso il rischio di passare per la “perfettina” di turno, non lasciando spazio al sentimento e al trasporto. Una criticità risolta, non senza sorprese, durante la fase serale, dove è riuscita a immergere la sua perfezione nella polvere, sporcando nel giusto e senza forzature il suo talento cristallino.
L’inghippo, perché l’inghippo c’è, si dovrà sconfiggere adesso. Quando si esce da un contenitore come “Amici” ci sono solo due strade, entrambe tortuose: il successo immediato o la costruzione lenta. La prima passa dagli inediti (vedasi alla voce Sangiovanni), e in questo caso l’ago della bilancia sarà la risonanza de “Ci pensiamo domani“, singolo alla base non potentissimo ma che, se gli astri si allineano, può avere la possibilità di giocarsi le sue carte nei mesi più caldi. La seconda – ed è la più difficile dove tendenzialmente cadono tutti – passa dalla pazienza, dalla consapevolezza di non dover calcare a tutti i costi la mano pensando a delle relase mirate, calibrate e in grado di rispecchiare a pieno il valore stilistico della diretta interessata, consentendole di rimanere comunque affacciata nel mercato (di questi tempi se sparisci, purtroppo, ne paghi le conseguenze soprattutto agli inizi) senza lasciarsi abbandonare a facilonerie o ad azzardi solo all’apparenza risolutivi.
In ultimo il percorso di Angelina (insieme a LaTarma Records) sarà un vero e proprio banco di prova anche per fare la tara sulla reale consistenza dei talent show oggi, per alcuni arrivati al capolinea, per altri ancora una vetrina importante su cui puntare per promuovere la propria musica. Perché, come ribadito più volte, essere artisti oggi non significa soltanto avere una grande voce e dei grandi pezzi, bensì avere chiaramente una voce, i giusti pezzi e saperli collocare nel miglior modo possibile nel tempo e nello spazio. Vediamo come va.
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