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Amici 2023, le pagelle della settima puntata: tra i tanti sbadigli è Cricca a salutare la gara
Sbadigli e poca carne al fuoco nella settima puntata del programma di Maria De Filippi. Aaron stupisce con Legno, bene Angelina nel banco di sfida. Cricca abbandona lo show
Amici 2023, le pagelle della settima puntata. In leggera crescita il riscontro del serale 2023 di Amici. La settima puntata del talent creato da Maria De Filippi è stata infatti seguita da 4.125.000 spettatori con uno share del 27.2%, complice anche la fine del programma competitor “Il cantante mascherato”
Una serata onestamente tutt’altro che eccezionale, dove tutti i concorrenti non si sono espressi al meglio delle proprie possibilità. Sarà la semifinale che si avvicina? Intanto a salutare la gara è stato Cricca, concorrente decisamente mal utilizzato e mal gestito.
Ma chi avrà ricevuto la valutazione migliore? Scopriamolo con le nostre pagelle dedicate ai cantanti N.B: gli inediti non saranno giudicati in quanto già affrontati nelle puntate precedenti.
AMICI 2023: LE PAGELLE DELLA SETTIMA PUNTATA (sezione canto)
PRIMA MANCHE
ANGELINA, Stay (Rihanna) 6
Canzone difficilissima, non tanto tecnicamente (per Angelina da fuoriclasse che è non è un problema) quanto per l’atmosfera che solo RiRi riesce a creare. In questa performance, fatta bene, è però mancato proprio il mood, quel senso di malinconico e intrinseco trasporto rarefatto tipico del brano. Ma ripetiamo, solo Rihanna può. Va bene così.
AARON, Suspicius mind (Elvis Presley) 5+
Non spinge vocalmente come al solito, e questo è lodevole. Ma anche in questo passaggio di Elvis non mancano piacionerie varie ed ammiccamenti. Lo ripetiamo per l’ennesima volta: non c’è bisogno di cantare così.
CRICCA, Grande, grande, grande (Mina) 6
E figuriamoci. Mancava solo Mina a Cricca, uno che durante la sua permanenza al serale ha dovuto fare i conti con degli scogli troppo difficili da affrontare. Un po’didascalica la prima arte, dove di fatto il cantante interpreta il brano guardandosi allo specchio. Non incredibile neanche l’arrangiamento simil country. Detto questo, Cricca la porta a casa bene, sfoggiando di fatto tutte le sue qualità senza strafare.
CRICCA, Sorry seem to be the hardest word (Elthon John) 7
Controllo, copertura, dinamica, buon uso della voce specialmente nella sezione finale. Questa performance funziona perché il brano è perfetto per lui. Dovevano accorgersene prima.
SECONDA MANCHE
AARON, When a man loves a woman (Michael Bolton) 6-
Una performance che già ti immagini prima che venga cantata. Aaron, che è giovanissimo, deve riuscire a mettere da parte una componente spiccata di prevedibilità che spesso rende totalmente sterili tutte le sue performance. Sarebbe però disonesto dire che abbia affrontato questo brano di Bolton male; è stato bravo.
WAX, Una direzione giusta (ThaSup feat Neffa) 6-
Il suo pane. Molto rispettosa la “sezione” della cover e come sempre interessante la strofa inedita dove il concorrente mette sul piatto tutta la sua personalità. Ha il suo pubblico, ha il suo target, ha i suoi punti di riferimento. Onestamente, inattaccabile.
AARON, Imbranato (Tiziano Ferro) 6-
Poteva essere un suicidio, invece si comporta bene. Si muove sempre al limite del “troppo”, ma stavolta si contiene a beneficio di un brano realizzando una buona prova senza particolari punti forti ma anche senza punti deboli.
WAX, Quelli che ben pensano (Frankie HI NRG) 5
“Non sopporto questi rapper con il nemico immaginario“, diceva Marracash. Sicuramente qualcuno avrà scritto qualcosa contro Wax a livello personale, ma non ci sembra ci sia mai stata una corazzata globale della stampa contro la propria persona e il proprio vissuto. Tralasciando dunque il senso dell’operazione, in questo contesto l’artista sfoggia buona tecnica puramente rap seppur al servizio di alcune metriche un po’ didascaliche.
AARON, Affogare (Legno) 7+
Legno ad Amici è una bella notizia. Bellissima scelta stavolta di Aaron che è riuscito (lo scriviamo in capsule: FINALMENTE) a trovare la quadra per esaltare un po’ di leggerezza ed autoironia senza calcare troppo la mano. La sua esibizione migliore, per dispersione.
TERZA MANCHE
ANGELINA, Ancora (Edoardo De Crescenzo) – guanto di sfida 6+
Vi risparmiamo lo sbatti: il guanto di sfida è: chi sa scrivere meglio una strofa inedita perfetta per essere agganciata al ritornello originale? Spoiler: vince Angelina senza patemi creando delle parole semplici ma spalmate armonicamente in modo egregio architettando “l’incastro” perfetto.
WAX, Ancora (Edoardo De Crescenzo) – guanto di sfida 5
Non ispiratissimo Wax in questo passaggio. Il nostro si perde in delle formule melodiche non ottimali per il gancio del ritornello originale, facendo dunque stridere le due parti.
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Crediti Foto: Andrea Butera/OAPlus