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Mediatore familiare: ecco chi è, cosa fa e quanto guadagna
In questo articolo, entreremo più in dettaglio cosa sia un mediatore familiare, come funziona la mediazione familiare e quando può essere utile.
La mediazione familiare può essere utile in diverse situazioni, come il divorzio, la custodia dei figli, l’affidamento e la gestione dei beni comuni. In questi casi, può essere difficile per le parti trovare un accordo senza l’aiuto di una figura neutrale che possa facilitare la comunicazione e aiutare a trovare una soluzione.
In questo articolo, entreremo più in dettaglio cosa sia un mediatore familiare, come funziona la mediazione familiare e quando può essere utile.
Chi è e cosa fa il mediatore familiare?
Il mediatore familiare un professionista che aiuta le coppie o le famiglie in conflitto a risolvere i loro problemi attraverso la mediazione. Invece di affrontare i problemi in tribunale, la mediazione familiare offre un ambiente neutrale in cui le parti possono discutere e trovare soluzioni soddisfacenti.
Deve essere in grado di creare un ambiente sicuro e confortevole per le parti, in modo che possano sentirsi a proprio agio nel discutere i loro problemi. Inoltre deve essere in grado di gestire eventuali emozioni negative che possono emergere durante la mediazione.
Quando è utile la mediazione familiare?
Il divorzio è una delle situazioni in cui la mediazione familiare può essere particolarmente utile. Durante il processo di divorzio, le coppie possono avere difficoltà a trovare un accordo su questioni come la custodia dei figli, l’affidamento e la gestione dei beni comuni. La mediazione familiare può aiutare le coppie a comunicare efficacemente e a trovare soluzioni, evitando così la lunga e costosa procedura giudiziaria.
La mediazione familiare può essere utile anche nei casi in cui ci sono problemi di custodia dei figli e su come debbano essere gestiti i tempi di visita. Il mediatore familiare può aiutare le parti a comunicare efficacemente e a trovare soluzioni che soddisfino entrambe le parti e che siano nell’interesse dei figli.
La mediazione familiare può essere utile anche nei casi di affidamento dei figli, sia in caso di separazione o di morte dei genitori. Il mediatore può aiutare le parti a trovare un accordo su chi debba avere l’affidamento dei figli e su come debbano essere gestiti i tempi di visita.
Infine, la mediazione familiare può essere utile anche nei casi in cui ci sono problemi di gestione dei beni comuni come ad esempio la casa, l’auto, i risparmi, e così via. La mediazione familiare può aiutare le parti a comunicare efficacemente e a trovare soluzioni che soddisfino entrambe le parti.
Come funziona la mediazione familiare?
Il processo di mediazione familiare può essere suddiviso in diverse sessioni, che di solito hanno una durata di circa un’ora o un’ora e mezza ciascuna. Il numero di sessioni necessarie dipende dalla complessità del caso e dalla disponibilità delle parti.
Durante ogni sessione, il mediatore familiare aiuta le parti a comunicare efficacemente e a esplorare le diverse opzioni per risolvere i loro problemi. Il mediatore familiare può anche aiutare le parti a chiarire i problemi e a identificare le loro esigenze e i loro interessi.
Alla fine del processo di mediazione, le parti possono raggiungere un accordo scritto su come risolvere i loro problemi. Questo accordo può essere presentato al tribunale per essere reso vincolante.
La durata del processo di mediazione può variare a seconda della complessità del caso e della disponibilità delle parti, ma di solito non supera le poche settimane. La mediazione familiare è un processo rapido ed efficiente rispetto alla lunga e costosa procedura giudiziaria.
I benefici della mediazione familiare
Permette una risoluzione rapida e efficiente dei problemi. Invece di dover attendere mesi o addirittura anni per una decisione giudiziaria, la mediazione familiare può portare a un accordo in poche settimane. Inoltre, poiché la mediazione familiare si concentra sul trovare soluzioni soddisfacenti per entrambe le parti, è più probabile che le parti siano soddisfatte del risultato e che l’accordo sia rispettato.
Può aiutare a mantenere i rapporti familiari. Durante il processo giudiziario, le parti possono sentirsi offese o arrabbiate e i rapporti possono diventare tesi. La mediazione familiare, invece, si concentra sul trovare soluzioni che vadano bene ad entrambe le parti e sulla comunicazione efficace, il che può aiutare a mantenere i rapporti familiari anche dopo la risoluzione del conflitto.
Può aiutare a prevenire ulteriori conflitti in futuro. Poiché le parti hanno la possibilità di discutere i loro problemi e trovare soluzioni che possano andare bene per tutti, è meno probabile che si verifichino ulteriori conflitti. Inoltre, poiché le parti hanno la possibilità di comunicare efficacemente, è più probabile che riescano a risolvere i problemi in futuro senza dover ricorrere alla mediazione.
Lavorare come mediatore familiare
Il mediatore familiare può esercitare la professione come dipendente presso enti pubblici come Pubbliche Amministrazioni, tribunali, consultori e scuole o come libero professionista.
In quest’ultimo caso, l’esercizio dell’attività di mediatore familiare richiede l’apertura della Partita IVA che comporta la gestione fiscale e previdenziale oltre che quella contabile.
Per gestire queste pratiche per la tua attività autonoma è consigliabile farti assistere da un commercialista che saprà:
- indicarti qual è il regime fiscale più economico da scegliere nel tuo caso
- supportarti in tutti gli aspetti fiscali e previdenziali
In alternativa al commercialista tradizionale potrai rivolgerti ad un servizio di consulenza fiscale online come Fiscozen, che inoltre ti permette di ricevere una consulenza fiscale gratuita con un esperto in grado di analizzare e consigliarti per l’apertura della tua attività.