Scienza
L’abbattimento selettivo dei cinghiali, in realtà può far crescere il numero di cinghiali, ecco perché
Ecco cosa fanno i cinghiali appena sentono odore di polvere da sparo o latrare furioso di cani
La predisposizione etologica dei cinghiali fa si che se si abbatte un cinghiale matriarca, tutte altre femmine del branco si predispongono subito a procreare in sua vece, facendo crescere in questo modo il gruppo di appartenenza. Questa è l’arma che la natura gli ha dato per non estinguersi.
In 30 anni, da quando c’è l’abbattimento selettivo, i cinghiali in libertà sono aumentati in numero proprio per questa ragione. In media vengono abbattuti circa 300.000 cinghiali all’anno, ma gli animalisti è da anni che si battono per far capire che durante la caccia i cinghiali scappano in più direzioni allargando il campo d’azione e di presenza.
Le regioni più colpite dai danni da cinghiale nel periodo che va dal 2015 al 2021, sono Abruzzo e Piemonte, ma anche Toscana, Campania e Lazio, hanno rilevato oltre 10 milioni di euro di danni in quel periodo. Come ha spiegato all’AGI Alessandro Piacenza, responsabile per il settore fauna selvatica OIPA, “basterebbe leggere i numeri in aumento sulla presenza dei cinghiali in Italia per capire da subito che quella pratica non funziona. La prevenzione si può avere attraverso l’uso di dissuasori, come colture particolari messe ai confini del bosco e che non fanno parte delle abitudini alimentari dell’ungulato, spingendolo cosi’ a non varcare il confine con le aree urbane; una migliore gestione dei rifiuti urbani laddove oggi non sono allocati bene; e con il metodo contraccettivo, come già viene fatto con animali più grossi in altre nazioni“.
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Crediti Foto: Shutterstock