Seguici su

Recensioni

Andrea Dessì: la contaminazione di “Black Mediterraneo” è irresistibile

Una contaminazione ben riuscita quella di “Black Mediterraneo” di Andrea Dessì, dove universi lontani vengono mischiati creando un sound coerente e soprattutto divertente

Pubblicato

il

Andrea Dessì
Front cover dell'album "Black Mediterraneo"

BLACK MEDITERRANEO| LA RECENSIONE

Una scorpacciata di blues, soul, jazz e funky e un regalo perfetto per tutti gli amanti del genere. Possiamo proprio dirlo, “Black Mediterraneo“, l’ultimo disco di Andrea Dessì pubblicato lo scorso 4 novembre per PMS Studio/Intense Feel, può essere considerato il caposaldo del genere per l’anno solare 2022, complice un sound accattivante e un connubio di stili che si mischiano tra loro alla perfezione, facendo emergere un impianto seduttivo non indifferente e delle sfumature viscerali decisamente interessanti.

Si tratta essenzialmente di nove, conturbanti, tracce dove (come suggerisce anche il titolo del progetto) le atmosfere più caratteristiche della musica black si fondano alla perfezione con delle contaminazioni appunto mediterranee, abbattendo qualsiasi tipo di barriera e facendo emergere in realtà una comunione d’intenti tra due mondi solo all’apparenza molto lontani.

Per riuscire a pieno nel suo intento il chitarrista si è avvalso della collaborazione di colleghi d’altissimo rango, tra cui spicca il polistrumentista Massimo Tagliata e il trombettista Fabrizio Bosso. Ampio anche il parterre vocale, segnato dalla presenza di Daniela Pedali, Mietta, oltre che della statunitense Sherrita Duran e della capoverdiana Jerusa Barros.

E sono proprio questi due aspetti a rendere l’intero disco irresistibile. Nell’architettura musicale infatti i passaggi strumentali si alternano con quelli cantati. L’episodio inaugurale, “Tamba“, trascina non a caso l’ascoltatore dentro un turbinio jazz impreziosito dalle note dell’organo e della tromba. Il soul affaccia invece suadente in “Rise“; una chitarra robusta blues svetta invece imperiosa in “Big“, pezzo che precede una “Soledad” di grande intensità.

Chiudono dunque le due “big”, Mietta e Daniela Pedali, con due singoli già rilasciati in precedenza di grande presa e tiro radiofonico (“Ritmo diablo” e “Mi perdido amor“), forse summa perfetta di un disco tanto audace quanto magnetico che scorre velocissimo divertendo in ogni parte. Da ascoltare assolutamente.

VOTO: 9

AGGETTIVO:  SPUMEGGIANTE

ARTISTA: ANDREA DESSÍ
ALBUM: BLACK MEDITERRANEO
ANNO: 2022
ETICHETTA: PMS STUDIO/INTENSE FEEL RECORDS

LEGGI Ludovico Einaudi: le sfumature rarefatte di “Underwater”

Clicca qui per mettere “Mi piace” a HIT NON HIT – Blog & Press

Clicca qui per seguire OA PLUS su INSTAGRAM

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla PAGINA OA PLUS

Clicca qui per iscriverti al GRUPPO OA PLUS

1 Commento

1 Commento

  1. Pingback: Mosè Santamaria usa l'esperienza in "Come cani per strada"

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *