Salute
Malanni di stagione nei bambini: come proteggerli durante l’inverno
Alla fine l’inverno sembra essere arrivato anche quest’anno. Dopo una delle estati più calde e più lunghe degli ultimi decenni, infatti, le temperature stanno precipitando e il maltempo avanza inesorabile. Il rischio, quindi, è che i malanni di stagione inizino a circolare con maggiore facilità, specialmente tra i bambini. Oggi approfondiremo alcune istruzioni e consigli al fine di prevenire le influenze tipiche del periodo attuale, così da proteggere il più possibile i bambini in inverno.
Bambini: quali sono i malanni stagionali più ricorrenti e come proteggersi
Partiamo con il dire che, per quanto non sia possibile prevedere con precisione il periodo di contrazione, si può elaborare una sorta di calendario dei malanni stagionali tipici dei bambini. Qui ci limiteremo a quelli più frequenti in inverno. Per esempio durante le festività natalizie e nel periodo subito successivo (gennaio-febbraio), i più piccoli vanno solitamente incontro a mal di gola, con o senza arrossamento della stessa, con conseguente dolore e tosse, per lo più secca e persistente.
Il raffreddore è un altro indiscusso protagonista nel periodo della neve. Naso che cola o chiuso, respirazione concentrata sulla bocca e tanti starnuti. Infine c’è la regina dei mesi freddi: sua eccellenza l’influenza. Ogni anno questa può mutare la sua forma, risultando più o meno aggressiva. Ma la sostanza non cambia più di tanto, specie su come si manifesta nei più piccoli: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e alle orecchie. Più raramente nausea e dissenteria. Per fortuna è possibile proteggere i più piccoli e prevenire la contrazione di virus e batteri. Oltre ai sempre consigliabili vaccini antinfluenzali, per esempio, è buona abitudine far mangiare loro abbondanti quantità di frutta, specie quelle contenenti vitamine del gruppo C, come agrumi e Kiwi.
Queste vitamine sono fondamentali per il nostro organismo, in quanto contenute in grandi quantità nei globuli bianchi, ossia le cellule del sistema immunitario. Anche proteine, ferro e calcio possono aiutare molto nella prevenzione. Una buona zuppa di legumi, quindi, è quello che fa al caso nostro. Sempre in ambito alimentare, le verdure invernali fanno molto bene in quanto ricche di Vitamina B, sali minerali e fibre: dalla zucca al cavolfiore, passando per finocchi e carciofi, senza scordare i broccoli. Una volta messi in pratica tutti gli accorgimenti del caso, si può valutare l’opportunità dell’utilizzo di farmaci, cosmetici o di integratori naturali, scegliendo ad esempio tra i prodotti della categoria “bambino e mamma” disponibili su redcare.it, per citare un’opzione, ideali per proteggere i bambini nel periodo più freddo dell’anno. Per accelerare, invece, la guarigione del bambino, ci si può rivolgere al pediatra per la somministrazione della cura più adeguata, magari a base di antipiretici o similari, e utilizzare prodotti e cibi ricchi di vitamine B, C, D e zinco.
Malanni di stagione: fattori scatenanti ed errori da non commettere
Se si pensa che i malanni di stagione dipendano solo dal freddo, si incorre in errore. Se davvero così fosse, infatti, non esisterebbero i malanni stagionali in regioni del mondo dal clima mite-caldo, dove invece sono presenti nonostante l’assenza di basse temperature. Una delle cause più diffuse per i malanni di stagione, invece, è il calo della vitamina D, quella proveniente soprattutto dall’esposizione al sole, che d’inverno è ridotta ai minimi termini. L’assenza di vitamina D in grandi quantità riduce l’efficacia del sistema immunitario, specialmente nei più piccoli. Inoltre, gli spazi chiusi e secchi favoriscono la circolazione dei virus. Si pensi, ad esempio, agli asili e alle scuole, dove i bambini sono assembrati in stanze piccole, prive di umidità e con scarsa areazione a causa dei riscaldamenti accesi.
L’aria secca, infatti, aumenta la capacità di diffusione dei microrganismi responsabili delle infezioni. Quali sono, allora, gli errori comuni da non commettere nel corso dei mesi freddi? Innanzitutto bisogna evitare che gli ambienti delle proprie case siano troppo secchi. Un umidificatore potrebbe aiutare in questo senso. In secondo luogo, è necessario che i bambini escano opportunamente coperti: non dimenticarsi mai un cappellino munito di paraorecchie e una sciarpa da mettere attorno al collo. Inoltre, è buona abitudine che la vestizione con abbigliamento più pesante avvenga ad un passo dall’uscita di casa. Tenerli con un giubbotto addosso per troppo tempo prima di uscire, infatti, potrebbe far sudare i più piccoli, esponendoli al rischio di ventate o sbalzo termico. Nel caso il piccolo si sia ammalato, infine, è da evitare che la sua convalescenza venga terminata in anticipo: il rischio ricaduta è dietro l’angolo.
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