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X FACTOR 2022, le pagelle della semifinale: i Tropea alzano il tiro nel momento più complicato, harakiri degli Omini
Le pagelle della semifinale di X Factor 2022: è la notte dell’harakiri degli Omini, prima scollati con i Baustelle e poi troppo telefonati con la cover dei Blur. I Tropea emergono nel momento più difficile. Linda magistrale nella seconda prova, Beatrice Quinta performer.
Il dado è tratto. A giocarsi il titolo del talent show targato Sky saranno Beatrice Quinta, i Santi Francesi, Linda e i Tropea. Dopo un sesto live combattutissimo, caratterizzato da due manche (duetto con ospite e cover), a salutare il programma a cento metri dal traguardo sono stati gli Omini (con tanto di piccolo scazzo di Fedez nell’hot factor). Una serata in cui ha brillato in modo particolare Linda, ma che apre anche diversi punti interrogativi in vista della Finale, destinata a essere oltremodo imprevedibile. Ecco le pagelle della semifinale di X Factor 2022.
LE PAGELLE DELLA SEMIFINALE DI X FACTOR 2022
PRIMA MANCHE, DUETTO CON OSPITI
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ROSTER FEDEZ
LINDA con Federico Zampaglione, Per me è importante 6
Classica performance in cu l’ospite, per scelta, preferisce stare dietro al concorrente in gara, forse però in modo involontariamente eccessivo. Distribuzione delle parti scolastica e, se vogliamo, telefonata. Resa buona e tenera.
OMINI con Baustelle, Charlie fa surf 4-
Un vero e proprio casino nonché prima parte del suicidio musicale dei bravi Omini che, a questo giro, hanno sbattuto sulla massa sonora e cantautorale dei Baustelle, difficilissimi da accompagnare sia per il tipo di approccio assolutamente personale che per la timbrica di Bianconi e Bastreghi. L’unione, infatti, non è affatto riuscita con il frontman del gruppo in gara in chiara difficoltà (ha cambiato tonalità più volte durante l’esecuzione). Scollati, confusi, sporchi. Ma non poteva andare bene con così poco tempo a disposizione.
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ROSTER AMBRA ANGIOLINI
TROPEA con Rettore, Lamette 9+
Per dispersione il duetto più bello e riuscito del lotto. Una Rettore in stato di grazia e davvero bravissima ad allinearsi totalmente al mood e al sound della band, ha dato prova di una performance vocale da brividi partecipando attivamente in tutta la durata dell’esibizione. Nessuno calpestava i piedi all’altro, i feat devono essere fatti così.
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ROSTER RKOMI
SANTI FRANCESI con Coma Cose, Fiamme negli occhi 5
Fanno quello che possono, mettendo tutto il loro talento al servizio di un brano che non lascia troppo spazio a sperimentazioni e dal contenuto davvero troppo intimo e caratteristico per essere condiviso in Ménage à trois. Il poco tempo non ha permesso di mettere le mani su un brano, onestamente ostico anche da trasformare anche con la dovuta pazienza. Forse meglio così.
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ROSTER DARGEN D’AMICO
BEATRICE QUINTA con Morgan, La crisi 6
Se hai Morgan sul palco, è praticamente matematico che la performance superi la prestazione vocale diventando un vero e proprio happening; è accaduto ovviamente anche in questo caso. Con una versione de “La crisi” sghemba e imprecisa, il cantautore milanese comincia a buttarla pesantemente di fuori verso la fine, trovando però al suo cospetto una Queenta carismatica e bravissima a non farsi rubare la scena.
SECONDA MANCHE, COVER
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ROSTER FEDEZ
LINDA, Waves (Dean Lewis) 9
La sua strada è questa. Dopo “You don’t know my name” Linda, che ha cominciato il suo percorso con il cantautorato italiano, ha dimostrato di rendere mille volte di più in questo territorio elettropop potente e quadrato, ieri sera reso alla perfezione. Il problema sollevato dei giudici, quello di proporre più o meno sempre la solita cosa, è reale: in tal senso colpisce la scelta dell’inedito che, a conti fatti, risulta “l’assegnazione” più coraggiosa fino a questo momento. Attenzione perché questa prova, sommata a quella citata poc’anzi, possono segnare la strada verso la vetta.
OMINI, Song2 (Blur) 5
Un autogoal. Serviva qualcosa di più ammiccante, tagliente e imprevedibile per colpire davvero il pubblico, forse stufo della solita formula. Il grande limite del talentuoso gruppo in questa avventura è stato quello di non essersi mai spinti “oltre”, non da un punto di vista perfomativo ma concettuale. Tutto sempre fatto molto bene, ma senza quel quid in più necessario per andare avanti. La cover del ballottaggio, con tanto di chitarra spaccata, anche meno dai.
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ROSTER AMBRA ANGIOLINI
TROPEA, Qualcosa di grande (Lunapop) 7+
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E proprio nella serata più difficile, quella dove per il 95% delle persone li credeva già a casa, la band ha tirato fuori tutto quello che poteva, riuscendo a mettere sul piatto una cover credibile di una canzone dalla natura abbastanza improbabile, impreziosendola con nuove sfumature sonore e testuali. Con una partenza diesel, nel finale sprigionano una vagonata di energia, entrando poi in trance nel ballottaggio. Una finale meritata.
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ROSTER RKOMI
SANTI FRANCESI, When you were young (The Killers) 7
Curioso assistere a una proposta molto meno muscolare rispetto alle aspettative. Il duo ha infatti preferito un canale sofisticato e soprattutto elegante. Si riprendono alla grande dopo una manche dei duetti sottotono.
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ROSTER DARGEN D’AMICO
BEATRICE QUINTA, Teorema (Marco Ferradini) 6 ½
Popstar. Si prende per l’ennesima volta il palco andando a scomodare un capolavoro della canzone italiana, spogliandolo e rivestendolo con i suoi vestiti migliori. Come già detto nella recensione di “Sesso“, il merito di Beatrice è quello di trasformare una palese vulnerabilità in energia. Ma la vera sfida sarà quella di mantenere questo standard complessivo anche fuori, dove per forza di cosa budget e spazi saranno limitati.
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Crediti Foto: SKY ITALIA (Virginia Bettoja)