Curiosità
Arlecchino, torna a viaggiare l’elettrotreno di lusso
L’elettrotreno di lusso Etr252, inaugurato in occasione delle Olimpiadi “Roma 1960”, è ora il fiore all’occhiello della flotta storica lombarda. In testa (e in coda) due salottini permettono di godere del paesaggio
Sabato, poco prima delle 9.00, il tricolore che caratterizza la livrea dell’Etr252 ha mandato in visibilio gli aspiranti passeggeri e un nutrito numero di giornalisti. Un’occasione unica: poter salire a bordo dell’Arlecchino, l’elettrotreno di lusso, inaugurato in occasione delle Olimpiadi di “Roma 1960” e unico superstite dei quattro convogli dell’epoca (in servizio fino agli anni ’70). Nel 2016 erano iniziati, gestiti da FS, i lavori di restauro. Per prenotare un viaggio basta collegarsi al sito Fondazionefs.it e scegliere fra gli itinerari a calendario. I prezzi alquanto economici: si parte dai 9€ con sconti per i ragazzi (i bambini fino a 4 anni non pagano).
L’elettrotreno, antenato delle odierne Frecce, viaggiava a 180 chilometri l’ora tra Roma e Milano. Solo quattro le carrozze, tutte di prima classe, vestite di velluti rossi, blu e verde scuro. A disposizione dei viaggiatori, un bar e due eccezionali «belvedere». Nella prima vettura, sotto alla cabina di guida, c’era infatti un salottino dal quale godere del paesaggio. Lo stesso salottino si ritrovava, poi, nella vettura di coda.
“Prima del 2019, le corse dei treni storici venivano effettuate solo in occasione di eventi. Essendo apprezzatissime, insieme al direttore di Fondazione Fs, Luigi Francesco Cantamessa, abbiamo pensato di renderle strutturali” racconta l’assessore regionale ai Trasporti Claudia Maria Terzi.
Nel 2019 i viaggiatori sono stati quasi 5mila, con un tasso di occupazione del 90 per cento. Nel 2020 e nel 2021, seppur con i posti contingentati, c’è sempre stato il tutto esaurito.
“La locomotiva che sbuffa il vapore, gli arredi d’epoca, la velocità più rilassata che permette di assaporare il paesaggio, rendono il viaggio ricco di fascino. Inoltre, la possibilità di portare con sé la bicicletta, rende la proposta attraente per chi ama un turismo green. Un grande grazie va ai volontari: il servizio a bordo di questi treni viene svolto dai soci di associazioni di appassionati” aggiunge Terzi.
A sostenere il costo, invece, oltre agli introiti dei biglietti, è il contributo regionale di 500 mila euro per valorizzare il patrimonio storico della ferrovia.
Crediti Foto: Shutterstock.com
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