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La guerra in Ucraina fa impennare anche il prezzo del gelato: è cresciuto del 10% a livello nazionale

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Si fanno sentire gli effetti della guerra in Ucraina anche sul prezzo di uno degli alimenti più amati in estate: il gelato. A livello nazionale l‘aumento sfiora il 10%. Lo dice la Coldiretti sulla base degli ultimi dati Istat: come altri prodotti alimentari in questo periodo, il gelato sconta l’impennata dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dallo zucchero (+6%) al latte (+7%) fino alle uova (+9%), anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.

C’è stato comunque un impulso positivo al settore dopo che il gelato italiano lo scorso anno ha registrato una crescita del 19,5% rispetto a quello precedente per un valore di 2,3 miliardi di euro, fa sapere la Coldiretti (dati Sigep), ma a pesare sulla produzione sono però il balzo dei costi di energia e materie prime per il conflitto in Ucraina che “sta penalizzando fortemente le 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità”.