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Gas e carburante, aperta indagine dalla Procura di Roma sull’aumento dei prezzi

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Sciopero benzinai

Dopo le parole del ministro per la Transizione ecologica Cingolani, che aveva parlato di “colossale truffa”, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine sull’aumento del prezzo di gas, energia e carburanti. Al momento si tratta di un procedimento contro ignoti, senza indagati e senza ipotesi di reato.

“L’indagine è volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabili“, spiega la Procura. I relativi accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma della Guardia di Finanza. Ad avviare l’iter è stato un esposto del Codacons sui rincari che si stanno abbattendo sugli italiani. Lo afferma la stessa associazione dei consumatori, unica in Italia ad aver presentato denunce penali sugli aumenti dei listini di energia e carburanti.

A gennaio il Codacons aveva presentato un primo esposto nel quale si chiedeva di indagare per la possibile fattispecie di truffa. Un secondo atto è stato ora presentato ad Antitrust e 104 Procure di tutta Italia, per chiedere di allargare le indagini anche ai carburanti e alle speculazioni che potrebbero aver determinato l’escalation dei listini alla pompa.

“Grazie al nostro esposto la magistratura ha finalmente deciso di fare luce sugli assurdi rincari che si stanno abbattendo sui consumatori italiani. Ora chiediamo che anche l’Antitrust e le altre Procure si attivino sulla base della nostra denuncia, inviando i Nas e la Guardia di Finanza presso società petrolifere, distributori, grossisti e aziende di intermediazione attive nella vendita dei carburanti e sequestrando le bolle di acquisto dei carburanti e tutti i documenti fiscali utili a verificare le differenze esistenti nei prezzi di acquisto e di vendita dei prodotti petroliferi prima e dopo lo scoppio della guerra in Ucraina” afferma il presidente Carlo Rienzi.

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Crediti Foto: Shutterstock.com