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Sei Gradi, con Luca Damiani e Ernesto Bassignano

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Entroterre Festival - Ernesto Bassignano 2

07 LUG 2024 h 21:30
Castello di Canossa, Canossa (RE

ENTROTERRE FESTIVAL - Ernesto Bassignano

ENTROTERRE FESTIVAL – Ernesto Bassignano

Nel 1929 lo scrittore ungherese Frigyes Karinthy ha immaginato una teoria secondo la quale si può unire chiunque con chiunque altro su questo pianeta con una catena al massimo di sei conoscenze. Sei Gradi è diventato uno spettacolo teatrale del 1990, un film, 6 gradi di separazione di Fred Schepisi del 1993 e un programma di Radio3 Rai a cura di Luca Damianiin cui attraverso una serie di legami e di punti in comune si fanno dialogare musiche e musicisti lontani nel tempo, nello spazio e nei generi.

In Entroterre Festival, Sei Gradi diventa un format live di dialogo – delle interviste travestite da concerto – con musicisti e il loro repertorio, sia originale che non, scandito da sette legami. Luca Damiani, direttore artistico del Festival, conduce le interviste.

Al Festival dei Borghi, il 7 luglio, alle parole e alla musica, si aggiungono i disegni di Ernesto Bassignano e il racconto di una vita immediatamente consacrata alla musica e all’arte e consapevolmente dedicata alla lotta popolare. Dall’amicizia con Francesco De Gregori all’impegno politico, il teatro e la televisione, che insieme hanno forgiato una mente brillante, attenta e sensibile ai cambiamenti del mondo. Il suo ultimo album Siamo il nostro tempo, uscito nel 2023 e il suo nuovo singolo Per Cento Anni Ancora, su tutte le piattaforme digitali dal 28 giugno prossimo, dedicato all’amico Giorgio Lo Cascio, conferma quanto la sua straordinaria capacità di raccontare il presente sia più che mai viva e arguta. Un artista ancora oggi unico e necessario.

Ernesto Bassignano nasce a Roma il 4 aprile del 1946, fa le scuole elementari, si trasferisce con la famiglia a Cuneo e lì frequenta il liceo classico. 

Torna nella Capitale nel ’66 e abita a casa di Duilio Del Prete che lo introduce al mondo di Brel e della canzone d’autore nell’accezione più ampia della definizione. 

Comincia a frequentare l’effervescente ambiente del teatro e del cabaret dell’epoca. 

Studia scenografia all’Accademia di Belle Arti. 

Conosce Gian Maria Volontè e per tre anni fa, con il suo gruppo il “Teatro di Strada”, o di provocazione politica. 

Nel 1969 arriva anche al Folkstudio (lo storico locale nel cuore di Roma) e fonda con Giorgio Lo Cascio, Antonello Venditti e Francesco De Gregori “I giovani del folk”. Lavora per la direzione del Pc e comincia una serie infinita di feste de l’Unità , campagne elettorali e ogni altro tipo di spettacolo politico in tutto il Paese. 

Nel ‘79 entra nella redazione spettacoli de “Il paese sera” e fa il critico musicale fino all’89, anno della chiusura del giornale. 

Pubblica alcuni libri tra cui “Canzoni pennelli bandiere e supplì” (che poi è il riassunto delle sue infinite esperienze culturali). 

Lavora per la Radio Rai a Via Asiago sino a che viene assunto al Gr1 nel ’91.

Radio-Uno-Rai, dal 1999 al 2011, ha presentato, insieme al giornalista sportivo Ezio Luzzi, la trasmissione di satira sociale Ho perso l trend.

Dal 19 settembre 2011 Ernesto Bassignano è in onda sull’emittente radiofonica romana Radio Città Futura con la trasmissione Radio Bax, nel paese degli struzzi. 

Nella stagione 2012-2013 conduce sempre su Radio Città Futura la trasmissione Rodeo insieme con Pierluigi “Piji” Siciliani. 

Nella stagione 2014-2015 Bassignano torna a condurre Rodeo sempre con Pierluigi Siciliani, sempre dal lunedì al venerdì su Radio Città Futura.

Nel 2016 ripubblica, con la casa editrice Les Flâneurs Edizioni, il suo romanzo autobiografico Canzoni, pennelli, bandiere e supplì.

Nel marzo 2024 a Villa Altieri viene proiettato il docufilm a lui dedicato ”Canzoni, pennelli,bandiere e supplì” e viene allestita la Mostra “Facce da Bax”, disegni luoghi e storie di Ernesto Bassignano, con la presenza di Fabio Lionello – regista, Davide Debbi – ideatore del film.

Ernesto Bassignano è attualmente un pensionato RAI, ma non hai mai dimenticato l’amata chitarra e di incidere un disco ogni tanto.

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